martedì 7 marzo 2017

IL PICCOLO PRINCIPE - RECENSIONE

Autore: Antoine de Saint-Exupéry
Prima edizione: 1943
Editore: Bompiani

Genere: Racconto

Ambientazione: il deserto del Sahara; l'asteroide B 612; gli asteroidi da 325 a 330

Trama: Un giorno, un aviatore precipita con il suo aereo nel deserto del Sahara. Mentre tenta di riparare il guasto, incontra un bambino che gli chiede di disegnargli una pecora e non si accontenta fino a che non ottiene il disegno di una scatola in modo che possa tranquillamente immaginare la pecora che preferisce al suo interno. Il pilota dapprima rimane stupito, poi inizia a chiacchierare con lui: il bambino dice di essere il principe di un asteroide, il B612, in cui vive con 3 vulcani, di cui uno non attivo, e una rosa vanitosa e scorbutica, della quale si prende cura. Il Piccolo Principe racconta di essersi sentito molto solo e di essere diventato ancora più triste per via del comportamento spesso scorbutico della sua rosa, l'unico fiore del suo pianeta su cui crescevano solo terribili e giganteschi baobab che andavano estirpati ogni giorno affinché non occupassero tutto lo spazio. Il bambino aveva allora deciso di partire alla ricerca di una pecora che divorasse i baobab. Ora che è lontano, ha scoperto di voler bene al suo fiore e  ha capito che in fondo anche lei gliene vuole. Ora dopo ora il Piccolo Principe racconta all'aviatore di aver incontrato, sui vari pianeti, personaggi strani, i quali però gli hanno insegnato tante cose.

Considerazioni: Ho provato a leggere questo libro più di una volta quando ero piccola, ma,puntualmente, arrivata a metà ho sempre smesso. Non so al tempo cosa mi frenasse, fatto sta che ho deciso di riprenderlo in mano e sono riuscita a concludere la lettura. Adesso ovviamente è risultata scorrevolissima. ‘Il Piccolo Principe’ è un libro davvero adatto a tutti, ma credo che il momento migliore per leggerlo sia l’età adulta. Da grandi riusciamo a cogliere tutte quelle sfumature e quegli insegnamenti, che da piccoli si tende a tralasciare. La cosa più che più mi ha colpito è stata la descrizione, che l’autore fa delle persone adulte, sempre attente al guadagno, alle cose superficiali in generale, che distolgono l’attenzione dalle cose essenziali della vita, che ci regalano felicità.

Citazione: ‘Bisogna sempre spiegargliele le cose, ai grandi.’

Prezzo: € 7,00

Voto: 8
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giovedì 23 febbraio 2017

IL VECCHIO E IL MARE - RECENSIONE

Autore: Ernest Hemingway

Prima edizione: 1952

Editore: Mondadori

Genere: Romanzo breve

Ambientazione: Cuba

Trama: Dopo ottantaquattro giorni durante i quali non è riuscito a pescare nulla, il vecchio Santiago trova la forza di riprendere bene il mare: questa nuova battuta di pesca rinnova il suo apprendistato di pescatore e sigilla la sua simbolica iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme pesce spada dei Caraibi, nella lotta quasi a mani nude contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della maledizione finalmente sconfitta, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura. E, soprattutto, trova dentro si sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita.

Considerazioni: Questo è stato il primo libro di Hemingway che ho letto e devo dire che mi è piaciuto molto, a differenza di alcune persone, che proprio non lo hanno sopportato. Le descrizioni che utilizza l’autore, specialmente dei paesaggi, sono meravigliose, sembra proprio di essere lì con Santiago a navigare in mezzo all’Oceano. Ho amato anche l’abilità dello scrittore nel far percepire i cambi di situazione, non so se lo avete letto, ma a tratti mi saliva l’ansia e mi preoccupavo tantissimo per il povero pescatore. Hemingway riesce, inoltre, a farti immedesimare nel personaggio e io mi sono ritrovata a fare il tifo per lui dall’inizio alla fine, ho sofferto e gioito con lui. Penso che questa sia una delle caratteristiche che più mi hanno fatto amare questo romanzo. Mi sono anche divertita a cercare i nomi degli animali acquatici che vengono nominati e a guardare tutte le loro foto.

Citazione: ‘Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono’.

Prezzo: €12,00


Voto: 8
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domenica 19 febbraio 2017

IL MONDO NUOVO - RECENSIONE

Autore: Aldous Huxley

Prima edizione: 1932

Editore: Mondadori

Genere: Romanzo (fantascienza, distopia)

Ambientazione: Londra; Anno di Ford 632 (2540)

Trama: Il culto di Ford domina uno Stato totalitario in cui ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificato al mito del progresso. Concepiti e prodotti industrialmente in provetta, i cittadini sono liberi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere. Il cambio, però, devono rinunciare a emozioni e sentimenti, a ogni manifestazione della propria individualità. Devono produrre e consumare e, soprattutto, non amare.

Considerazioni: Parto col dire che questo romanzo non mi è piaciuto molto e si è salvato solo per ‘Ritorno al mondo nuovo’, il saggio contenuto in questa edizione, in cui l’autore traccia un’analisi della società umana alla luce dei temi trattati nel suo romanzo. All'inizio l’autore spiega i processi con cui vengono ‘creati’ gli esseri umani e utilizza termini specifici e spesso complicati, che, a mio parere, necessitano di una spiegazione più accurata. Nonostante l’introduzione un po’ difficoltosa, nel terzo capitolo ho apprezzato il continuo cambio di scena, che ha dato molta più dinamicità all'intreccio che man mano è diventato più interessante. La mia parte preferita è stata il dialogo tra John (il selvaggio) e il Governatore, che, attraverso i loro ragionamenti contrastanti, ha fatto scaturire in me spunti di riflessione. L’idea di Huxley in sé è molto bella, però trovo che non abbia approfondito in modo adeguato la storia dei personaggi, mi sarebbe piaciuto scoprire qualcosa in più sul passato e anche sul futuro dei protagonisti. Per quanto riguarda il finale, mi aspettavo qualcosa di clamoroso, che invece non è successo e mi è sembrato abbastanza forzato.

Citazione: ‘È il vostro sistema. Sbarazzarsi di tutto ciò che non è gradito, invece di imparare a sopportarlo. È troppo facile.’

Prezzo: €14,00

Voto: 6

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venerdì 3 febbraio 2017

PREFERITI DI GENNAIO

Ciao a tutti lettori! Come state? Adesso che anche gennaio se ne è andato, è giunto il momento dei preferiti del mese! Partiamo subito!

  • Canzone: 'Something I Need' dei OneRepublic

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Questa è stata la canzone che mi ha fatto compagnia durante le fredde giornate di gennaio sul pullman. Il ritmo mi piace molto e mi dà la carica giusta per affrontare una giornata pesante.






  • Film: 'La La Land'
lalaland-finalposter-croppedHo visto il film recentemente (anche perché è uscito da poco) con una mia amica al cinema. In poche parole è un musical che parla di una storia d'amore, ma vi assicuro che il finale non è per niente scontato e la colonna sonora è bellissima!



  • Serie TV: 'Sherlock'
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Beh, che dire? E' stata una quarta stagione stupenda, piena di colpi di scena e con un finale davvero brillante. Si sono superati!





  • Libro: 'Il Fu Mattia Pascal' di Pirandello
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Trovate la recensione cliccando qui








  •  Prodotto: Crema per le mani
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Durante questo mese, le mie mani si sono screpolate tantissimo e grazie alla crema Yve Rocher, le mie mani sono rimaste idratate e si sono riprese più in fretta.




  • Accessorio: Braccialetti
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Mia zia mi ha comprato questi splendidi colorati braccialetti della Thun. Sono comodissimi da portare sia con vestiti casual che eleganti!





  • Cibo: Pizza

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Ma non pensate a quella della pizzeria (che è sempre e comunque buonissima!). Ho letteralmente amato la pizze fatta in casa di mia mamma: le abbiamo farcite con ogni ingrediente possibile e immaginabile!





  • Cose belle: Gruppo di lettura
gruppo-di-letturaA gennaio sono entrata a far parte di un gruppo di lettura, in cui ho conosciuto delle ragazze che condividono con me la mia stessa passione. Sono tutte ragazze carinissime e simpatiche, mi sono subito trovata bene e consiglio questa esperienza a chiunque! Per febbraio abbiamo già deciso un libro e non vedo l'ora di parlarne sul gruppo. Se per caso vorreste partecipare fatemelo sapere!
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lunedì 30 gennaio 2017

VA' DOVE TI PORTA IL CUORE - RECENSIONE

1411505272.jpgAutore: Susanna Tamaro

Prima edizione: 1994

Editore: Rizzoli

Genere: Romanzo (sentimentale, epistolare)

Ambientazione: Opicina (Trieste, Friuli-Venezia Giulia); 1992

Trama: Una nonna di nome Olga, dopo la scoperta della sua malattia, decide di scrivere delle lettere alla nipote. Tra le due è nato un po’ di astio, soprattutto a causa dell’adolescenza che la ragazza sta affrontando. In queste lettere, la nonna racconta tutta la sua vita e dà sfogo anche ad alcune riflessioni personali.

Considerazioni: La lettura del libro è abbastanza scorrevole e non essendo molto lungo, si legge molto velocemente. L’unico difetto della scrittura è l’uso della punteggiatura: ogni tanto manca, per esempio, qualche virgola e non capisco se la scrittrice lo ha fatto di proposito (a scrivere le lettere è una nonna) o se sono suoi errori. La Tamaro punta molto sulle emozioni che vengono suscitate nel lettore. Il bello di questo libro sono le riflessioni che scaturiscono nel lettore grazie ai pensieri della protagonista, anche se non sempre io mi sono trovata d’accordo con lei. Un’altra cosa che ho notato è l’incongruenza tra la protagonista da bambina, da adulta e da vecchia: a volte mi sono sembrate tre persone diverse. Il finale del libro mi ha fatto commuovere, perché mi ha fatto pensare alla mia di nonna, che purtroppo so un giorno di dover lasciare andare. Uno dei punti forti del romanzo è proprio questo: ti fa immedesimare nella situazione che si sta verificando, perché tutti, bene o male, ci siamo o ci stiamo passando.

Citazione: ‘Camminava bendata sull’orlo di un baratro e ancora credeva di trovarsi sul prato per fare un picnic.’

Voto: 7

Ciao lettori! Come state? Oggi vi ho proposta la recensione di questo libro, che ho scoperto per caso nella libreria di mia madre. Voi cosa ne pensate? Lo avete letto? Fatemelo sapere! Volevo anche annunciarvi che sono entrata a far parte di un gruppo di lettura, le ragazze sono molto simpatiche e credo che sarà un’esperienza meravigliosa.

Un bacio, Laura
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martedì 24 gennaio 2017

IL FU MATTIA PASCAL - RECENSIONE

il-fu-mattia-pascal_3806_x1000.jpgAutore: Luigi Pirandello

Prima edizione: 1904

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Romanzo autodiegetico

Ambientazione: Miragno (Liguria); Roma; fine ‘800 inizio ‘900

Trama: Mattia Pascal vive a Miragno, un immaginario paese della Liguria. Il padre, intraprendente mercante, ha la­sciato alla famiglia una discreta eredità, che presto va in fumo per i disonesti maneggi dell'amministratore, Batta Malagna. Mattia per vendicarsi compromette la ni­pote Romilda.
Costretto a sposarla si trova a convive­re con la suocera Marianna Pescatori che lo disprezza. La vita familiare è un inferno, umiliante il modesto impiego nella Biblioteca Boccamazza. Mattia decide allora di fuggire per tentare una vita diversa. A Montecarlo vin­ce alla roulette un'enorme somma di denaro e per caso legge su un giornale della sua presunta morte. Ha fi­nalmente la possibilità di cambiare vita. Col nome di Adriano Meis comincia a viaggiare, poi si stabilisce a Roma come pensionante in casa del signor Paleari. S'in­namora della figlia di lui Adriana e vorrebbe proteggerla dalle mire del losco cognato Terenzio. A questo punto si accorge che la nuova identità fittizia non gli consen­te di sposarsi, né di denunciare Terenzio, perché Adriano Meis per l'anagrafe non esiste. Architetta allora un finto suicidio per poter riprendere la vera identità. Tor­nato a Miragno dopo due anni nessuno lo riconosce e la moglie è ormai risposata e con una bambina. Non gli resta che chiudersi in biblioteca a scrivere la sua storia e portare ogni tanto dei fiori sulla sua tomba

Considerazioni: Questo è uno dei tre libri che devo leggere per scuola, ma che avevo già in programma di leggere. E’ stato un libro abbastanza scorrevole, fatta eccezione per alcune divagazioni, come, per esempio, quella sulla teoria filosofica della lanterninosofia. Le descrizioni sono a mio pare l’arma vincente del capolavoro di Pirandello: sembra di avere vissuto quelle scene in prima persona. Non mi sono molto affezionata ai personaggi e non ho sviluppato una simpatia per il protagonista, con il quale spesso mi sono trovata in disaccordo (spesso non sono riuscita a capire nemmeno il perché di certe sue azioni e pensieri). Detto questo, mi sento di consigliare il libro: la lettura è piacevole e non richiede un eccessivo impegno.

Citazione:  E che dire? Io già parlavo da un pezzo con la mano d'Adriana, e non pensavo, ahimè, non pensavo più a nulla! Tenevo a quella manina un lungo discorso intenso, stringente, e pur carezzevole, che essa ascoltava tremante e abbandonata; già! l'avevo costretta a cedermi le dita, a intrecciarle con le mie. Un'ardente ebbrezza mi aveva preso, che godeva dello spasimo che le costava lo sforzo di reprimer la sua foga smaniosa per esprimersi invece con le maniere d'una dolce tenereza, come voleva il candore di quella timida anima soave.

Voto: 7,5

Eccomi tornata con una nuova recensione! Che ve ne pare? Spero vivamente di migliorare con il tempo, dato che sono ancora alle prime armi!

Un bacio, Laura.
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lunedì 16 gennaio 2017